Biker Rob

Published on Nov 7, 2021

Bisexual

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Biker Rob

Parte 1

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Siamo agli inizi del 2015 e nella mia via c’è un club ma non è un club come gli altri, è uno di bikers.

Il suo leader si chiama Roberto ma nel club è conosciuto come Rob.

Rob lo conosco fin da bambino ed ora che sono cresciuto non riesco a toglierli gli occhi di dosso.

Rob è bellissimo, alto quasi 2 metri (1,96 per essere precisi), muscoloso all’inverosimile, con i capelli neri pettinati all’indietro, un pizzetto curato, due occhi blu che sembrano quelli di un lago, i suoi piedi massicci misurano 46 centimetri, mentre il suo cazzo di cui va tanto fiero misura 28 centimetri.

C’è sempre un gran via e vai nel club, questo sorge in una villa a due piani, più seminterrato, al piano terra ci sono i locali comuni dove si ritrovano, al piano superiore le camere. Il seminterrato è composto da un locale multiuso. La villa è circondata da un grande giardino alberato con piscina ed è costruita a lato di una collina e nelle fondamenta si trova il garage per le loro moto, dei choppers bellissimi come coloro che le montano.

Mi direte come faccio a sapere tutte queste cose, praticamente da quando hanno fondato il club, un anno prima, dopo la tragica morte dei genitori di Rob, li ho spiati e ho visto come hanno trasformato la villa dove lui è cresciuto. Il piano terra di forma quadrangolare è praticamente diventato un enorme open space, l’unica area che può essere chiusa all’occorrenza con porte a scomparsa è la cucina attrezzata che ti trovi difronte appena entri dalla porta principale, sulla sinistra ci sono l’antibagno e il bagno per gli ospiti, mentre la scala che porta al piano superiore e sulla destra dell’entrata e sotto di essa una parete attrezzata che contiene una TV da cinquanta pollici, proprio davanti ad essa un divano ad angolo per almeno dieci persone, dietro al divano un tavolo circondato da dieci sedie, la cosa bellissima è l’enorme vetrata da cui entra tantissima luce. Al piano superiore ci sono sette camere tutte provviste di bagno. Per quanto concerne il seminterrato oltre ad avere i servizi ed una lavanderia, è praticamente composto da un enorme locale per il divertimento e l’intrattenimento, ci sono un bar con tavolini, sedie e divani ed un biliardo da una parte, mentre dall’altra una zona cinema.

I membri del club sono sette, Rob, Luc (Luca) , Mike (Michele), Leo (Leonardo), Matt (Matteo), Tom (Tommaso) e Nik (Nicola) e sono tutti coetanei, hanno 23 anni.

Sono tutti alti dal metro e ottantacinque in su, non hanno una divisa ma tutti portano il classico giubbotto da biker, jeans e stivali con punta arrotondata o squadrata prettamente neri, unico segno distintivo, oltre ad un aquila tatuata al braccio destro, è un cinturone in stile militare con elementi in ottone in pelle marrone scuro con la pelle interna e le cuciture colorate (arancione di Rob, rosso di Luc, viola di Mike, verde di Leo, blu di Matt, azzurro di Tom e grigio di Nik) a sgancio rapido.

Vivono tutti sotto lo stesso tetto, per sbarcare il lunario hanno diverse attività un ristorante, un pub e un’enoteca, nulla di illecito, praticamente sempre pieni.

Tutti e sette sono praticamente bisex, se la spassano sia con i maschi che con le femmine e sono dominanti, a letto comandano loro.

Quasi tutte le sere dopo la chiusura del ristorante, del pub e dell’enoteca sono di ritorno sulle loro moto con il sedile passeggero occupato.

Ancora non mi sono presentato, io sono Alessandro (Ale per gli amici), ho appena compiuto 18 anni e sono alto un metro e ottanta, non sono strafisicato come i ragazzi del club ma non mi lamento.

Una di quelle fatidiche sere ho preso coraggio ed ho scavalcato il muro di cinta del club e mi sono avventurato in un mondo tutto nuovo, fortuna vuole che la casa dei miei sia adiacente a quella del club e che in un punto preciso fosse stata costruita una scala per permettere il passaggio dalle due proprietà, i miei genitori erano molto amici di quelli di Rob.

Finalmente avrei visto Rob completamente nudo, ho sempre fantasticato su di lui e non mi bastava più vederlo quando prendeva il sole a bordo piscina con i suoi inseparabili amici.

Fortunatamente per salire al piano superiore c’è anche una scala esterna che porta ad un terrazzo che circonda quasi tutta la casa, dopo essermi assicurato che le luci del piano terra fossero spente mi sono avvicinato e ho iniziato a salire i primi scalini, mentre salgo inizio a sentire gemiti, grida e l’inconfondibile voce di Rob “prendilo tutto troia” e poi crack, crack, crack, “sii Rob dammelo tutto” di nuovo crack, crack, crack, “ahia sii”, “stringi le chiappe troia, così”, mi avvicino alla finestra che ha le persiane chiuse e guardo dentro, sulla parete opposta c’è un letto enorme con sopra Rob con la schiena appoggiata ai cuscini e la fortunata che si sta scopando sopra di lui rivolta verso di me, “giù puttana” mentre lo dice Rob la fa piegare in avanti crack, crack, crack, “ahia sii”, Rob la sta impalando di brutto e nel mentre la sta sculacciando con una ciabatta, poi piazza i piedi davanti a lei “occupati di questi troia già che sei lì”, lei inizia a massaggiarli, crack, crack, crack,“ahia sii”, “li devi leccare mentre ti scopo, troia”, sollevandosi sempre più veloce, “cosi brava lecca i piedi del tuo padrone”, “ oh si Rob sto per venire”, lui inizia a ciabattarla e scoparla di brutto crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “prendilo tutto troia, dai vieni per me!”, “Oh si Rob godo” e mentre lo fa altre ciabattate crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “brava e il primo è andato, ora cambiamo posizione”, si stacca da lei un momento e finalmente vedo il suo cazzo in tutto il suo splendore, è enorme, lungo e largo, “sta giù che mi sposto io”, si posiziona dietro di lei e la penetra schiacciandola con il peso del suo corpo, “da brava piccola gattona che ho bisogno di spazio”, per aiutarla si tiene su con le braccia e spinge in avanti, “bene ci siamo”, tutto allungato su di lei inizia a spingere forte “oh si Rob, dammelo”, “brava la mia troia, pendilo tutto”, vedo il suo culo muscoloso alzarsi e abbassarsi su di lei freneticamente, poi allunga il braccio e prende la ciabatta con cui la battuta prima e la posiziona davanti al viso e la prende per i capelli, “lecca questa mentre ti sbatto”, senza obiettare inizia a leccare, “brava la mia troia, lecca la ciabatta del tuo padrone”, continua a martellarla, “prendilo, prendilo tutto”, “oh si Rob, mio padrone”, poi si sposta di lato per vederla meglio, “brava così leccala tutta”, con la mano sinistra le spinge la testa, “respira l’odore del tuo padrone, puttana”, poi con la destra prende il cinturone appoggiato sul letto e inizia a sculacciarla, crack, crack, crack, “ahia, questo fa male”, “ma ti piace ammettilo”, intanto continua a scoparla “prendilo che fra poco ti faccio godere di nuovo”, mentre la sbatte di brutto alza di nuovo il cinturone, crack, crack, crack, “oh Rob cosa mi fai, sii sto per venire di nuovo”, “vedi che ti piace, zoccola che non sei altro”, crack, crack, crack, “continua ad adorare la mia ciabatta se no niente orgasmo, ci siamo capiti!” e per essere chiaro, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “ahia, si Rob”, vedo che imprime ancora più pressione sulla sua testa e la colpisce di nuovo crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, sempre spingendo il suo cazzo dentro di lei, “oh sii, ci sono quasi Rob”, “Bene è così che ti voglio, pronta a fare tutto ciò che voglio”, continua ancora a prenderla di gusto, “bene è ora che godi per me puttana”, abbassa nuovamente il cinturone sulle sue chiappe, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, tenendole premuta la testa, “oh si sto godendo per te, Rob, mio signore e padrone”, “brava la mia troia ed ora eccoti il premio”, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “oh Rob, godo di nuovo”.

Rob sposta la ragazza e prende la ciabatta, la butta a terra vicino all’atra e si alza infilandole, “e con questi sono tre, è ora che ti occupi di me piccola, in piedi con solo le ciabatte addosso Rob è bellissimo e ha ancora il cazzo durissimo, così da vicino fa venire l’acquolina in bocca.

Io dal canto mio ho il cazzo così duro da farmi male, così preso da quello spettacolo non lo avevo tolto ancora dai pantaloni ma per tutta la scena era lì lì per esplodere da solo, per un istante mi è sembrato che Rob stesse guardando fuori attraverso le persiane ma poi si gira verso la troia come la chiama lui, “mettiti con la testa fuori dal letto che adesso ti scopo in bocca, bene così”, poi le si posiziona sopra con i glutei muscolosi rivolti verso di me e le fa prendere il cazzo in bocca e inizia ad abbassarsi ed alzarsi “sii così brava, slingualo tutto”, ogni volta lo spinge sempre di più a fondo, fino a quando non è completamente dentro “sii che gola stretta che hai”, quindi inizia a scoparle la bocca nel vero senso della parola, lo tira fuori per metà e poi di nuovo giù, prima piano e poi sempre più veloce “sii come lo prendi bene il mio cazzone in gola”, continua così per un bel po' ma ad un certo punto si blocca con il cazzo piantatole in bocca e si mette a contare ad alta voce “uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci”, e le si sfila dalla bocca, “oh che brava che sei”, subito rimettendocelo dentro tutto, “bene sii così, uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci”, questa volta si sposta da lei, “ ora mettiti contro la testata, dove ero prima io”, una volta che lei si è sistemata Rob allunga la gamba destra come per dare un calcio e la ciabatta che ha ai piedi vola sul letto mentre lascia l’altra sul pavimento, poi sale sul letto e le si mette a cavalcioni presentandole il cazzo, che lei prontamente prende in bocca e inizia a scoparla mettendo la mano sinistra sulla sua testa per tenerla ferma, mentre con la destra prende la ciabatta, si gira per guardare e crack, le colpisce la figa “oh, ahia”, l’unico movimento che lei riesce a fare è scuotere le gambe, poi di nuovo crack, mentre continua ad affondarle il cazzo in gola, “oh, ahia”, poi si ferma e conta “uno, crack, due, crack, tre, crack, quattro, crack, cinque, crack” per ogni numero che le è rimasto piantato in gola sono andate a segno ciabattate alla figa, “oh, ahia Rob o la figa in fiamme”, poi senza darle tregua si blocca di nuovo tutto dentro di lei “uno, crack, due, crack, tre, crack, quattro, crack, cinque, crack”, “oh ahia, si Rob ho la figa tutta bagnata”, “è quello che volevo sentire, adesso ti faccio venire con la mia ciabatta, si gira sopra di lei mettendosi su un fianco sul letto e allunga la gamba destra presentandole il piede in faccia, “tienilo con le mani e lecca”, appena lei fa ciò che le ha detto prende a ciabattarla di gusto, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “oh ahia Rob, sii”, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “brava la mia puttana, fammi vedere come sei porca”, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “oh ahia Rob ci sono quasi”, crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack “oh ahia Rob, vengo sii”, mentre viene continua a ciabattarla con violenza crack, crack, crack, crack, crack, crack, crack, “sii Rob, non ho mai goduto così tanto in una sola serata”, “con questo siamo a quattro, prendimi il tallone in bocca e lecca che non ho ancora finito”, quindi prende a strofinare la ciabatta sulla figa bagnata, “brava leccalo tutto”, una volta soddisfatto ritira la gamba e si posiziona di nuovo davanti a lei e le presenta la suola della ciabatta “lecca che questi sono i tuoi umori”, lei allunga la lingua e li porta via, “brava lecca la ciabatta del tuo padrone”, quando ha finito la butta a terra vicino all’altra, “ora veniamo a noi”, detto ciò le mette entrambe le mani sulla testa e le infila il cazzo in bocca e inizia a scoparla con prepotenza, “sii prendilo tutto, che dopo ti sborro in gola”, vedo il suo culo spingere come un dannato, “prendilo tutto troia, sii così”.

Ormai non ne posso è da praticamente un’ora che mi godo lo spettacolo di Rob all’opera e finalmente mi sono deciso di tirarlo fuori dai pantaloni, ce l’ho così duro che mi fa male, in un paio di occasioni da quanto ero eccitato stavo per sborrare senza toccarlo ma ora che l’ho preso in mano voglio cercare di godere assieme a Rob.

Nel frattempo lui ha continuato a scoparle in bocca come un forsennato, “Sii troia prendilo tutto, ecco ci sono quasi, preparati”.

A quella frase ho preso a menarmelo con più foga.

“Ecco ci sono, una mega sborrata tutta per te”, vedo il suo sedere muoversi ancora più velocemente “godo, cazzo, finalmente”.

Anche io arrivo all’orgasmo assieme a lui e cerco di non fare rumore.

“sii bevi troia, bevila tutta”, continua con le spinte e poi si ferma completamente dentro di lei, “mentre lo tolgo puliscilo puttana”, lo vedo lentamente estrarre il cazzo dalla sua bocca, “brava che goduta mi sono fatto, ora rivestiti che ti riporto a casa. Se ti serve il bagno è da quella parte”. Lei si dirige in bagno mentre Rob si alza dal letto infilando le ciabatte e viene verso la finestra e apre di colpo le persiane.

Preso alla sprovvista mi ritrovo Rob completamente nudo addosso che mi blocca contro la parete e mi sussurra all’orecchio “piaciuto lo spettacolo Ale?”, io lo guardo negli occhi alzando la testa “si Rob, mio padrone”, “Ale è questo che vuoi? Vuoi essere il mio schiavo?”, “si padrone”, allora aspettami qui che quando torno ti punisco per avermi spiato, ci siamo capiti?”, “si padrone”, “e vedi di pulire il casino che hai fatto contro il muro del club”, “si padrone”.

“Rob sei la fuori?”, Rob rientra chiudendo le persiane e si siede sul letto, si mette i calzetti, poi i jeans e gli stivali, quindi una maglia stretta che mette in mostra i suoi muscoli, con lentezza guardando verso di me si mette il cinturone e quindi il giubbotto, “andiamo che domani devo alzarmi presto”, quindi li vedo uscire dalla stanza e dopo qualche minuto sento il rombo della moto che parte a razzo.

Fine Parte 1

Commenti e consigli sono richiesti e li potete inviare a jobened@email.it

Next: Chapter 2


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